Si è svolto a Roma presso l’Auditorium del GSE il workshop “Non FERmatele! Quella delle rinnovabili sarà una corsa ad ostacoli?”, organizzato da SAFE, realtà attiva nella formazione e nella consulenza per il settore energetico-ambientale. “L’evento di oggi – spiega Raffaele Chiulli, Presidente SAFE – si inserisce nell’ambito dell’“osservatorio FER”, che alimentiamo costantemente attraverso studi, ricerche, eventi e progetti formativi, grazie anche alla stretta collaborazione con aziende e istituzioni del settore. Nell’incontro di oggi vogliamo favorire il dialogo tra operatori e istituzioni per fare il punto sui trend evolutivi delle fonti rinnovabili, anche alla luce dei recenti documenti di indirizzo strategico e di supporto allo sviluppo delle FER, emanati sia a livello europeo che nazionale”.
Le energie rinnovabili hanno un ruolo di fondamentale importanza per garantire il processo di transizione energetica, come ribadito dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima che mira a indirizzare anche il nostro Paese sulla via della decarbonizzazione dell’economia. Un obiettivo perseguibile anche attraverso politiche di sensibilizzazione e promozione, a tutti i livelli, dell’efficienza energetica e delle rinnovabili, come osservato dall’Amministratore Delegato del GSE, Roberto Moneta, in apertura del Workshop.
La tavola rotonda, moderata da Laura Cardinali – SAFE, ha contribuito ad individuare le azioni necessarie, nel breve e medio periodo, per fare in modo che si realizzino le migliori condizioni per lo sviluppo delle FER. Nel corso della prima parte del dibattito, Lucia Bormida, Chief Public Affairs & Communication Officer di ERG ha evidenziato la necessità, per raggiungere gli sfidanti obiettivi del PNIEC, di razionalizzare le interlocuzioni nell’ambito del processo autorizzativo mettendo a fattor comune le best practices a livello amministrativo. Inoltre, ha sottolineato la crescente importanza del ruolo del consumatore all’interno del processo di transizione energetica: “Una figura fondamentale per lo sviluppo delle rinnovabili, come utilizzatore e produttore di energia, ma anche come stakeholder principale nell’accettazione dei progetti di costruzione dei nuovi impianti”. Carlo Zorzoli, Head of Business Development di Enel Green Power, ha ribadito “la necessità di velocizzare i processi autorizzativi, per far sì che non si autorizzino soluzioni tecnologiche già obsolete al momento della realizzazione dell’impianto; ciò anche al fine di mantenere la leadership europea a livello mondiale”. Marco Margheri, EVP Sustainability, Institutions, Regulation di Edison, ha individuato tre parole chiave, utili a guidare lo sviluppo delle FER: “Cultura, coerenza e curiosità”. Inoltre, per centrare gli obiettivi stabiliti per le rinnovabili, ha ribadito la necessità di sfruttare tutte le tecnologie disponibili, oltre all’esigenza di porre al centro del dibattito il tema degli investimenti e il ruolo del decisore pubblico.
La seconda parte della tavola rotonda ha affrontato alcuni aspetti complementari al tema dello sviluppo della capacità rinnovabile. Luca Marchisio, Head of Strategy di Terna, ha individuato, dalla prospettiva del TSO, quattro elementi necessari al raggiungimento degli obiettivi fissati al 2030: “Lo sviluppo dell’infrastruttura di rete, l’integrazione delle fonti energetiche, convenzionali e rinnovabili, i sistemi di accumulo e gli investimenti in digitalizzazione ed innovazione”. Le politiche energia-clima sia a livello europeo che nazionale riservano un ruolo fondamentale alle rinnovabili, ma allo stesso tempo riconoscono l’importante contribuito del gas nel processo di transizione energetica. Secondo Xavier Rousseau, Head of Corporate Strategy di Snam, “il ruolo del gas sarà centrale nel garantire la stabilità del sistema, e potrà esserlo sempre di più in futuro grazie allo sviluppo di nuove soluzioni, attualmente in fase di sperimentazione, come le tecnologie Power to Gas”. In ottica di economia circolare, tra i pilastri della sostenibilità assieme alle rinnovabili, è intervenuto Giancarlo Morandi, Presidente di Cobat: “Il tema ambientale, la gestione del fine vita e il recupero dei materiali sono centrali, soprattutto se si realizzerà, nel settore trasporti, lo sviluppo della mobilità elettrica, con conseguente diffusione di batterie da smaltire”.
A conclusione del Workshop è intervenuto Stefano Besseghini, Presidente di ARERA, che sul tema delle autorizzazioni ha commentato: “La deframmentazione della generazione di energia è frutto sia della visione di chi governa il sistema che delle tecnologie: è indispensabile stringere patti territoriali forti per accelerare i processi autorizzativi”.
Di seguito i video contributi: