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SAFE Community | Intervista a Raffaella D’Andrea, Press Officer – ARERA

Come nasce la tua passione per il mondo dell’energia e quale è stato l’elemento che ti ha spinto a decidere di frequentare il Master SAFE per una specializzazione post-laurea?
Al termine della mia esperienza lavorativa di 7 anni a Londra nel settore della finanza e della fiscalità internazionale, ho preso coscienza delle reciproche forti influenze che legano, in una evoluzione comune, il settore energetico, ambientale ed economico. Da qui è nata la volontà, al mio rientro a Roma, di approfondire in modo qualificato e qualificante le sfaccettature che il settore energetico presenta.  Questa è stata la spinta a frequentare il Master SAFE che, grazie alla professionalità dei docenti e dell’intero staff mi ha assicurato una formazione completa e, soprattutto, mi ha garantito gli strumenti per comprendere, con una visione prospettica e con una sensibilità rivolta alle tematiche ambientali, i cambiamenti che stanno caratterizzando i settori dell’energia elettrica e del gas naturale. Da tutto ciò è nata la passione.
Che percorso lavorativo hai intrapreso una volta concluso il Master SAFE e di cosa ti occupi attualmente?
Il mio percorso lavorativo è stato fortemente influenzato dal Master SAFE che mi ha permesso, al termine, di intraprendere una lunga – oltre che decennale – e stimolante carriera presso l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.  Attualmente lavoro per la Direzione Comunicazione Specialistica e Mass Media: per me è un settore davvero interessante anche perché sono convinta che un’attività di comunicazione, che riesca ad assicurare un’informazione chiara, comprensibile e tempestiva, sia una leva strategica per contribuire a garantire la trasparenza e la concorrenzialità dei servizi.
Le competenze della Direzione Comunicazione si declinano in tantissime attività: dall’assicurare una comunicazione più tecnico specialistica a realizzare campagne di comunicazione per tutti i consumatori, dall’organizzare eventi e seminari al curare la gestione e lo sviluppo del sito internet istituzionale e della intranet dell’Autorità. Ad oggi, in particolare, collaboro alla definizione della comunicazione interna alla struttura assicurando, fra le altre attività, un servizio di aggiornamento quotidiano delle principali notizie sui settori regolati, sia a livello nazionale che internazionale.
A proposito del settore energetico, è in atto una fase di profonda trasformazione. Quali potranno essere, secondo te, i fattori abilitanti per una transizione energetica sostenibile?
Il tema della sostenibilità ambientale e le problematiche energetiche sono sempre più spesso dibattuti in sedi internazionali. L’attuazione di una politica energetica «sostenibile» rappresenta attualmente una delle maggiori sfide.  Questa transizione è già iniziata alcuni anni fa e è diretta in particolar modo alla lotta al cambiamento climatico attraverso la riduzione delle emissioni di carbonio generate. La sostenibilità deve essere un valore fondamentale per tutte le aziende, in tutti i settori. La compatibilità dei modelli di produzione e consumo energetici con l’esigenza di tutela dell’ambiente umano devono rappresentare l’obiettivo di tutti i Paesi anche se limitano gli Stati nella definizione delle politiche nazionali.
Occorre uno sforzo collettivo e globale per assicurare la transizione energetica essenziale al contenimento dei cambiamenti climatici in atto. Il sostegno alla transizione dalle energie fossili a quelle verdi è in atto e deve accelerarsi, compresa la riqualificazione professionale delle risorse umane. Occorre investire nella ricerca su tecnologie innovative che permettano la produzione di energia pulita a costi sostenibili. È necessario assicurare che la finanza sia orientata a tali obiettivi e che regole certe siano in vigore affinché gli investimenti siano ambientalmente ed economicamente sostenibili.
Quali ritieni che siano le skills fondamentali per entrare a lavorare oggi nel mondo dell’energia?
A seguito della presentazione da parte della Commissione del pacchetto legislativo Green Deal europeo è necessario avere una visione globale dei mercati dell’energia, delle potenzialità delle fonti di energia alternativa e dell’idrogeno, comprensione del quadro regolatorio europeo e nazionale, conoscenza della lingua inglese. Ambire a fissare standard internazionali è un’ottima strategia; ma è indispensabile – perché la scommessa ambientale sia vinta – che gli altri attori principali adottino a loro volta politiche simili.  Esiste insomma, e per definizione nel caso del clima, un legame decisivo tra la dimensione domestica europea e la proiezione internazionale dell’Ue.
Quali sono, a tuo avviso, gli elementi e i valori che contraddistinguono la community di SAFE?
Condivisione di interessi sui temi dell’energia e della sostenibilità. Volontà di condivisione di know how e di continuo arricchimento culturale, personale e professionale.
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