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Formazione, transizione ecologica e innovazione: SAFE al Festival Nazionale dell’Economia Civile

Formazione, transizione ecologica e innovazione sono tra i temi al centro della terza edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile. Ne hanno parlato, nel corso dell’evento di Firenze, Elena Bonetti (Ministra delle pari opportunità e della famiglia) e Raffaele Chiulli (Presidente SAFE), insieme a Laura D’Aprile (Direzione generale per l’economia circolare del Ministero per la Transizione Ecologica), Valeria Negrini (Vice presidentessa Fondazione Cariplo) e Susanna Zucchelli (Direttore Acqua e Diversity Gruppo Hera).
L’intervento del Presidente di SAFE, Raffaele Chiulli, ha evidenziato il ruolo chiave della transizione ecologica e della trasformazione digitale, che “rappresentano le sfide del nostro immediato futuro e costituiscono due punti centrali del piano Next Generation EU, che darà ingenti finanziamenti e quindi nuove opportunità per l’Italia”.
Un rilancio economico, ma anche sociale e culturale, con in primo piano i giovani, l’etica e l’ambiente: “ I giovani, fattore chiave in una politica di sviluppo – ha aggiunto Raffaele Chiulli – devono rappresentare il fulcro del rinnovamento attraverso la valorizzazione delle qualità dei singoli e le relative conoscenze e competenze.
E’ ormai fuori discussione che le scelte di un paese come l’Italia debbano essere improntate alla logica dello sviluppo sostenibile e della tutela dell’ambiente. La qualità ambientale, che sia di un Paese o di una singola impresa, diverrà un fattore competitivo essenziale in una società ecologicamente consapevole. Per questo motivo, etica e responsabilità sociale dell’impresa sono valori che occorre trasmettere con un adeguato percorso di formazione delle risorse”.
Parlare di sviluppo significa anche e soprattutto parlare di innovazione, ma “la spinta ad innovare – ha osservato Chiulli – non nasce spontaneamente: è il risultato della valorizzazione delle risorse umane e del talento”. Ed è questa la mission che SAFE persegue quotidianamente attraverso i suoi programmi formativi, ovvero: “costruire una società di talenti, per dare nuovo slancio e nuova energia allo sviluppo del Paese e per apprezzare a pieno i vantaggi di questa transizione, guidando il cambiamento”.

 

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