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Re-Thinking Leadership | Il racconto dell’edizione 2020

I GRANDI LEADER SONO TALI PERCHE’, PRIMA DI TUTTO, SANNO GUIDARE SE STESSI.

Daniel Goleman

 

In un momento di estrema complessità, come quello che stiamo vivendo e in un contesto estremamente veloce, incerto, dinamico e complesso, saper gestire il cambiamento è un  ingrediente fondamentale per ogni organizzazione. I vecchi modelli di leadership risultano ormai superati in favore di nuove modalità e di  un nuovo approccio che permetta di affrontare in maniera proattiva e funzionale questo contesto.

“Re-Thinking Leadership” è il percorso formativo ideato da SAFE per allenare i leader a guidare organizzazioni e team in contesti dinamici e turbolenti, che ha visto la partecipazione quest’anno di oltre 30 manager e responsabili di business unit provenienti dalle principali realtà del settore energetico-ambientale. Un’edizione svoltasi interamente tramite piattaforma digitale attraverso dei webinar caratterizzati da grande partecipazione e interattività tra docenti e discenti.

L’impianto formativo del corso è stato progettato per aiutare i partecipanti a comprendere il proprio stile di leadership, allenare nuove competenze e sviluppare comportamenti proattivi.

Primo step fondamentale del processo di allenamento, partendo dal presupposto che non esiste il perfetto stile di leadership, è stato quello di esplorare la propria “inner leadership”, ovvero la leadership interiore, attraverso un attento percorso di  acquisizione della consapevolezza di sé.

Secondo Davide Cortesi, Director & Senior Executive Consultant di EmpoweMe e main coach del corso “Re-Thinking Leardeship: “Essere consapevoli come leader  significa riconoscere ed accettare i propri talenti e i punti di forza ma allo stesso tempo aiuta a riconoscere le aree di miglioramento e ad individuare quei punti ciechi e deragliatori che influenzano i nostri comportamenti e, di conseguenza, le performance del proprio team di collaboratori”.

La consapevolezza favorisce un cambio di prospettiva fondamentale per un leader, ovvero il passaggio dalla modalità “to do” alla modalità “to be”. La modalità “to do” corrisponde alla modalità del fare e racchiude tutte quelle capacità tecniche certamente indispensabili nelle attività operative di un leader, ma da sole non più sufficienti: la vera sfida per i leader è quella di imparare a guidare, motivare e gestire il proprio team di lavoro. E’ fondamentale quindi saper “essere leader”, concentrandosi sull’aspetto del “to be”, stabilendo a priori che tipo di leader si vuole essere per far rendere al meglio il team e raggiungere in questo modo gli obiettivi prestabiliti.

I leader, infatti, sono responsabili di far funzionare il proprio gruppo di collaboratori, attraverso l’utilizzo di strumenti di empowerment, sviluppando tecniche di leadership coaching e sfruttando al massimo lo strumento della delega, per sostenere la crescita delle risorse anche attraverso un processo di responsabilizzazione. Per una corretta gestione del team, inoltre, si rivelano essenziali alcune competenze, come la comunicazione e la collaborazione, anche tra gli stessi membri del team, per definire nel miglior modo procedure, funzioni e obiettivi di business.

Sotto la guida di Mariangela Genovese, i partecipanti al corso hanno quindi affrontato il tema del feedback, altro fondamentale strumento in possesso del leader, identificandolo come un “nutrimento” indispensabile per accrescere e sviluppare il potenziale dei propri collaboratori, attraverso le informazioni che quotidianamente vengono fornite dal leader rispetto  ai comportamenti agiti all’interno del team e ai loro  impatti  sul business.

L’obiettivo finale del corso è stato quello di fornire  ai partecipanti gli strumenti per riconoscere il proprio stile di leadership in modo che ognuno possa allenare i propri talenti e, allo stesso tempo, trasformare, evitare, ridurre i cosiddetti deragliatori. Per riscoprire il proprio tratto prevalente di leadership, è stato utilizzato il modello Diamond, un approccio che definisce  5 tratti prevalenti di leadership cui sono associati altrettanti stili di leadership: planner, helper, thinker, explorer e challenger.

“Non esiste un tratto migliore dell’altro – osserva Davide Cortesi – è il livello di consapevolezza della persona che permette a quei talenti o deragliatori di manifestarsi. Impariamo quindi ad allenare il nostro stile di leadership per essere coerenti verso noi stessi ed i nostri collaboratori, perché la coerenza genera la fiducia necessaria per alimentare il legame in grado di guidare, motivare e far crescere le persone, che è lo scopo primario della leadership”.

Nell’ambito del progetto formativo “Re-Thinking Leadership” sono stati inseriti gli “AperiLeader”, momenti di confronto aperto e informale con importanti personalità del mondo energetico, concepiti per fornire ai partecipanti al corso delle testimonianze concrete sui diversi stili di leadership proposti.

Gli incontri si sono svolti anch’essi in modalità da remoto, nel tardo pomeriggio, per dare modo a speaker e partecipanti di entrare nello spirito informale e colloquiale che ha caratterizzato questi confronti.

Sono intervenuti agli “AperiLeader”: Stefano Besseghini – Presidente ARERA,  Antonio Cammisecra – CEO Enel Green Power, Mauro Marchiaro – Managing Director Accenture, Dario Scaffardi – CEO Gruppo Saras, Giuseppe Ricci – Chief Refining & Marketing Officer ENI, Diego Percopo – CEO EF Solare Italia, Lucia Bormida – Chief Public Affairs & Communication Officer ERG, Stefano Napoletano – Senior Manager Mckinsey, Guido Stratta – Direttore sviluppo e formazione Enel.

 

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