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RINNOVARE LE RINNOVABILI: Servizi, Tecnologie e Mercati per un futuro sostenibile senza incentivi

Si è svolto Venerdì 20.07.2018 a Roma presso l’Auditorium del GSE l’evento organizzato da SAFE “Rinnovare le rinnovabili: servizi, tecnologie e mercati per un futuro sostenibile senza incentivi”. Il workshop aperto dal messaggio di saluto di Attilio Punzo, Operational Monitoring and Data Management Department GSE, ha riunito rappresentanti istituzionali, del mondo della ricerca e della politica e manager aziendali. “L’evento di oggi, spiega Raffaele Chiulli Presidente SAFE, “rappresenta un tassello del mosaico che noi definiamo “Osservatorio FER” e che SAFE ha sempre alimentato attraverso studi, ricerche e anche attraverso l’attività didattica del master. Nell’incontro di oggi vogliamo fare il punto sui trend evolutivi delle energie rinnovabili. La sfida diventa creare un sistema efficiente attraverso azioni mirate a razionalizzare e ammodernare gli impianti e le reti, in grado di fornire servizi di efficientamento, tecnico e organizzativo, e di sviluppare nuove soluzioni, anche di mercato, per la gestione integrata delle risorse rinnovabili nel comparto energetico”.

Come spiegato dal presidente dell’ENEA Federico Testa “Il percorso di decarbonizzazione dell’economia delineato dall’Unione europea è basato sulla promozione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili con effetti positivi sia dal punto di vista ambientale che occupazionale. Ma si tratta di un sistema energetico da attuare in maniera intelligente, riducendo i costi che gravano sulle bollette dei cittadini. Inoltre, questo modello basato su fonti discontinue e non programmabili impone di compensare i momenti di minore produzione introducendo tecnologie rinnovabili di nuova generazione e sistemi di accumulo innovativi, settori che vedono ENEA in prima linea”.

L’evento ha generato, in occasione della tavola rotonda, importanti riflessioni sulle priorità del sistema per favorire la decarbonizzazione e lo sviluppo delle rinnovabili in assenza di incentivi diretti. Secondo Paolo Grossi, CEO Innogy, è necessario cambiare la narrazione intorno alle rinnovabili: “Gli obiettivi sono raggiungibili ma occorre mettere mano a strumenti attuativi che permettano l’avvio di una seconda fase del mercato in cui le fonti rinnovabili saranno il nuovo paradigma della forza energetica. Sono già stati fatti molti passi, ad esempio gli investimenti in rinnovabili hanno superato quelli nelle fonti tradizionali. E’ fondamentale però una condivisione degli obiettivi diffusa a tutti i livelli dalle istituzioni ai cittadini”. Secondo Diego Percopo, Amministratore Delegato di EF Solare Italia “Per far ripartire in Italia gli investimenti di impianti fotovoltaici utility scale è necessario da un lato risolvere le problematiche legate alle tematiche autorizzative tramite una partecipazione attiva degli interlocutori locali, dall’altro sviluppare dei meccanismi che garantiscano la stabilità di ritorni economici nel tempo come le aste competitive a ribasso o i long term PPA. A questi si aggiunge l’importanza di accelerare il processo di partecipazione delle FER al mercato dei servizi di dispacciamento che può determinare l’apertura di nuovi revenue stream”.  Vincenzo Montori, Head of Regulatory Analysis, in linea con EF Solare Italia, crede che “Gli operatori debbano tornare a fare gli operatori, i legislatori debbano indicare meccanismi di semplificazione delle procedure autorizzative per il repowering. Con il 32% da raggiungere, ognuno deve fare il proprio lavoro al meglio. Con riferimento al mercato secondario auspichiamo una aggregazione anche tra fornitori di servizi in modo da ottimizzarne il funzionamento e permettendo una maggiore conoscenza delle potenzialità degli asset”.

La seconda tavola rotonda si è concentrata sui nuovi sistemi di finanziamento di un settore come quello energetico in continua evoluzione. Come spiega Valerio Capizzi, Head of energy Europe, Middle East and Africa – ING Bank: “Nel 2007 la banca su scala mondiale non aveva nessuna esposizione né nell’eolico né nel fotovoltaico ed oggetto delle attività erano centrali a ciclo combinato e a carbone. Undici anni dopo molto è cambiato: abbiamo rinunciato al nucleare, da poco abbiamo deciso di non finanziare più clienti che hanno centrali a carbone e nel mentre le fonti rinnovabili hanno preso il sopravvento. La nostra ambizione è crescere partecipando al processo di aggregazione.” Secondo ING Bank non esiste ad oggi un unico strumento di finanziamento, sicuramente i sistemi vincenti saranno quelli che garantiranno una somministrazione di contratti di lungo periodo come i PPA. Secondo Marco Cittadini, Head of Client Services – Falck Renewables, “Il disegno di mercato è un tema centrale che ha un impatto fondamentale per lo sviluppo delle rinnovabili. Stiamo vivendo infatti un periodo di transizione nel quale l’evoluzione tecnologica sta dando una forte spinta di ammodernamento alle infrastrutture. In questo contesto l’informazione è la commodity più preziosa”.  Secondo Giancarlo Morandi, di Presidente COBAT “Non ci sono ostacoli ne’ di mercato ne’ tecnici per raggiungere gli obiettivi; i problemi derivano più dalla difficoltà delle strutture organizzative a rispondere tempestivamente alle esigenze delle industrie. A fronte però di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini e degli imprenditori, sono fiducioso sullo sviluppo delle rinnovabili. La nuova diffusione dell’auto elettrica porterà ad esempio, a un consumo di energia elettrica rinnovabile compatibile con gli obiettivi ambientali”.

A conclusione del convegno, è intervenuto il Presidente di ARERA Guido Bortoni “Se vogliamo ‘rinnovare le rinnovabili’ e raggiungere i target europei appare sempre più chiara la necessità di nuovi strumenti da affiancare a quelli già esistenti per il supporto “a mercato” alle Fer non “self-standing”. Le sole aste, infatti, potrebbero non essere sufficienti perché coinvolgono marginalmente il mercato e la domanda anche diffusa. Penso a strumenti innovativi che, pur rientrando nella grande famiglia dei PPA, siano i più smart ed inclusivi possibile. Ad esempio: contratti di fornitura flat di medio-periodo sottoscritti obbligatoriamente dalla domanda ad alto contenuto di (nuove o revamped) Fer tecnologicamente neutrali.  Quella che abbiamo di fronte, in conclusione, è una sfida di merito e di metodi: da una parte, gli ambiziosi obiettivi europei per le fonti rinnovabili e, dall’altra, la realizzazione di nuovi strumenti che ne consentano il raggiungimento”.

Il worskshop è stato organizzato in collaborazione con il GSE, Cobat, EF Solare Italia, ERG, Falck Renewables, ING Bank e Innogy Italia.

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