Nella Conferenza mondiale sul clima di Parigi, i Paesi hanno concordato, come obiettivo a lungo termine, di contenere l’aumento medio della temperatura mondiale al di sotto di 2°C rispetto ai livelli preindustriali, invitando anche tutti i soggetti interessati a lavorare su programmi di sviluppo sostenibile per ridurre le emissioni di CO2.
Per rispondere a questa sfida, il settore energetico è stato posto al centro di una trasformazione che coinvolge tutti gli aspetti della filiera, dalla produzione al consumo di energia. Promuovere la transizione energetica rappresenta un elemento chiave per raggiungere la decarbonizzazione dei sistemi economico-industriali e ridurre in maniera significativa l’impatto antropico sul cambiamento climatico. Per rendere ciò possibile è fondamentale combinare un utilizzo sempre più ampio del vettore elettrico negli usi finali di energia, con il crescente impiego di tecnologie per la produzione di energia rinnovabile.
Nell’ultimo decennio, grazie all’espansione di due tecnologie in particolare, solare fotovoltaico ed eolico (on-shore e, anche se in misura meno rilevante in Italia, offshore), il costo della produzione energetica rinnovabile si è abbassato notevolmente favorendo l’accelerazione della transizione energetica su scala globale e nazionale. Tali riduzioni hanno reso le fonti rinnovabili ampiamente competitive in termini di costi e in molti casi anche più economiche rispetto alle fonti energetiche tradizionali.